Boogeyman 2 Il ritorno dell'uomo nero


Laura Porter quando era una bambina e nel giorno del suo compleanno ha visto uccidere, insieme al fratello Henry, entrambi i genitori. Per i due bambini l'assassino era l'Uomo Nero. Ora i due sono diventati due ragazzi e Laura conserva ancora quel ricordo e quella paura dentro di sé. Accetta allora di entrare in una casa di cura psichiatrica per trovare un rimedio. Qui viene tenuta sotto controllo dall’ambiguo Dr. Allen e dalla Dottoressa Ryan. Ha modo così di incontrare i pochi altri pazienti tutti giovani come lei e tutti affetti da gravi problemi che vanno dall’autolesionismo alla mania dell’igiene. L'Uomo Nero non tarderà a presentarsi cominciando a mietere vittime. Il terrore di Laura crescerà progressivamente ma la ragazza non si arrenderà ad esso.A due anni di distanza l'Uomo Nero, che ha assillato l'infanzia di tanti bambini di qua e di là dall'Oceano, è tornato in scena cambiando però regista. Questa volta è il turno di Jeff Betancourt che, dopo aver appreso le tecniche della paura montando numerosi film a partire da The Grudge e passando per L'esorcismo di Emily Rose, ora ha a disposizione un buon cast che strizza l'occhio a chi ha frequentato Saw grazie alla presenza di Tobin Bell. Betancourt ha il pregio di non attardarsi in lunghe premesse. Lo choc infantile apre il film e di lì a poco la protagonista viene rinchiusa nella dimensione claustrofobica della misteriosa clinica i cui spazi vengono indagati dalla macchina da presa in ogni minimo recesso. Non ci si limita ai classici locali sotterranei (anche se non mancano) e dalle docce ai corridoi, dalle camere agli uffici ogni luogo diviene un possibile antro in cui fronteggiare l'orrore. Il quale, come ormai sembra essere indispensabile, da psicologico si traduce rapidamente in fisico esibendo un campionario di efferatezze di discreto impatto. Non vanno svelate ovviamente ma ci ricordano (e una sequenza lo esplicita in modo particolare) come in fondo questo tipo di rappresentazione sia di fatto moralistica. La 'carne' ne esce sempre martoriata e anche la vitalità della sessualità finisce con il trovarsi riferita all’inevitabile decomposizione del corpo. Una sola avvertenza: chi prova repulsione per insetti e vermi è invitato ad astenersi dalla visione.

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